






Nato nel lontano 25 Aprile del 1963 a Monselice in Provincia di Padova, all’età di 7 anni ho iniziato a muovere i primi passi verso la pesca in un canaletto di campagna, utilizzando una canna fissa di bamboo di 3 mt, prendendo le prime scardole, girasoli e pescigatto. Quando mi è stata “regalata” una due pezzi in fibra di vetro con il relativo “mulinello”, ho potuto familiarizzare anche con tinche, anguille, boccaloni e lucci. Alla fine degli anni ’70, ho visto “nuotare” per la prima volta un rapala jointed rosso fluo da 9 cm, rimanendo affascinato dal suo movimento sinuoso. Nel 1985, ho fatto un altro step, frequentando un breve corso di pesca a mosca (lancio ed entomologia). Nel frattempo continuavo ad essere socio dello SCI (Spinning Club Italia) della Sezione di Padova. Da allora pratico principalmente la PAM (pesca a mosca), alternata di tanto in tanto con lo spinning e la pesca con canne all’inglese. Ad inizio anni ‘90 mi sono ulteriormente appassionato alla costruzione delle mosche artificiali. A metà anni ‘90 mi sono poi associato al Bacino del fiume Brenta a Bassano del Grappa, facendo contemporaneamente, assieme ad altri amici appassionati, qualche uscita fuori confine, soprattutto nella vicina Slovenia. Nel 2008 più o meno, mi sono iscritto al Fly Club di Padova, con l’intento di fare nuove conoscenze ed approfondire la tecnica della PAM. Stanco di macinare strada per andare a pesca, anche a causa di qualche inevitabile acciacco, dal 2014 mi sto interessando di attrezzature da pesca vintage, in particolar modo di muli Abu Cardinal anni ’70, ‘80, ed i crack / luxor leggermente più anziani, nonché di canne particolari ed originali, sempre di quel periodo. Attualmente sono socio di questa ASD, cercando di collaborare con il gruppo, sia per salvaguardare l’ambiente acquatico del nostro territorio, sia per cercare di rinnovare la mentalità retrograda che alberga ancora in molti pesca-sportivi.

Mi chiamo Stefano ed ho 32 anni. Ho conosciuto i Lanciatori del Polesine tramite mio nipotino che assisté ad una lezione organizzata da questa associazione nella scuola dell’infanzia. Di lì a poco ho iniziato ad informarmi sull’operato svolto dai Lanciatori nell’ambito dei progetti di pesca no-kill ed, in particolare, dei ripopolamenti delle specie ittiche autoctone. Poiché condivido gli stessi valori, ho deciso di aderirvi. Che cos’è per me la pesca? La pesca è un sentimento, un momento in cui i pensieri dell’attività quotidiana vengono sommersi dallo splendore del vivere la natura in ogni sua componente. Scoprire posti sperduti o semplicemente mai notati, ritrovarsi in canna quel pesce che da così tanto tanto tempo ti aspettavi di sentire. La pesca è rispetto della natura e dei pesci. La pesca è condividere con gli amici emozioni, avventure, opinioni. La pesca è crescita personale. La pesca è vita.


Eraldo nasce ad Adria il 3 Ottobre 1971, sin dai primi anni di età aveva capito che la pesca era una sua passione. Nel giardino di casa dei nonni passava un fossetto e lì, con un guadino fatto dal nonno con la rete di un sacco di patate, si divertiva a “pescare” piccole alborelle e qualche persico sole. Piccole catture che, dopo averle mostrate ai nonni, venivano immediatamente rilasciate. Dopo piccole esperienze con catture di pesci gatto e qualche carpetta, all’età di sei anni comincia la vera pesca nel tratto cittadino della sua città, Adria, utilizzando una canna fissa di 5 metri. Subito una cattura che ancor oggi rimane nei sui ricordi: una tinca di un kilo e mezzo. Così, con quel meraviglioso esemplare, decide di passare alla tecnica della bolognese. Assieme ad un gruppo di amici inizia la sua esperienza di pesca al colpo. Non contento però, alterna, assieme al papà, uscite a spinning (utilizzando rotanti Meps ed i famosi artificiali Rapala che, se pur datati, ancora sono una meraviglia da veder nuotare e scodare in acqua). Con lo spinning arrivano delle soddisfazioni come il black bass (persico trota) ed il luccio. Per non farsi mancar nulla, alcuni anni dopo prova anche la tecnica del carpfishing, sia nei corsi minori che nel Grande Fiume Po. Catture a dir poco entusiasmanti non si fanno attendere. Per molto tempo tuttavia la passione della pesca subisce un arresto. Una pausa che termina con i Lanciatori del Polesine. Ritrovata la passione per la pesca, ed incontrato un gruppo di amici dediti anche ad interessanti progetti di tutela dell’ambiente e di alcune specie dei nostri fiumi, Eraldo riprende nuovamente la tecnica dello spinning, sia in acqua dolce che in quella salata, sempre alla riscoperta di forti emozioni e con un messaggio rivolto a tutti: pescate e divertitevi!


Michele nasce a Rovigo nel 1977. Originario di Pettorazza, vive ora a Cavarzere. Da piccolo cominciò a pescare con il padre, utilizzando canne fisse di bambù, e frequentando principalmente lo scolo Tron e Ceresolo. Con le prime mance si comprò canne da pesca in vetroresina, in carbonio e dei mulinelli. Leggendo le riviste di pesca, ha ampliato nel tempo le sue conoscenze, sperimentando nuove tecniche quali lo spinning (per insidiare lucci e persici trota), il ledgering, la pesca all’inglese, la passata, ed infine la sua tecnica preferita: il carpfishing. Michele infatti ama prepararsi le pasture e le boiles, così come cercare i posti per pescare. Conserva sempre tutta la sua attrezzatura (accumulata negli anni) senza mai rivendere nulla. Sono moltissime le canne che possiede, tutte suddivise per tecnica. Difficilmente però cambia marca, è un vero patito di Daiwa. Pur non avendo ora molto tempo da dedicare alla pesca, sta trasmettendo la passione al figlio Nicola, che lo segue nelle varie battute di pesca. Da quando ha conosciuto l’associazione dei Lanciatori del Polesine si è avvicinato alla pesca in mare, scoprendo così nuove tecniche ed emozioni. Oltre alla filosofia del “cattura e rilascia” nella pesca, Michele sposa la causa del volontariato, partecipando sempre con entusiasmo alle semine e a tutte le attività di tutela e salvaguardia dell’ambiente in generale.

Mi chiamo Eros e da poco ho compiuto 18 anni. Sono di Ca’ Lino (frazione di Chioggia) e da quando ho 4 anni ho la passione per la pesca. Sin da subito la pesca mi ha preso con sé e non mi ha mai più lasciato. Ho praticato tantissime tecniche, sia in acqua dolce sia in acqua salata. Da quando ho 6 anni pesco a spinning lungo i canali e in foce. Ultimamente anche molto nell’entroterra. Ho deciso di far parte dell’associazione Lanciatori del Polesine per poter tutelare e salvaguardare i pesci e gli ambianti dove tutto è iniziato, e dove ho potuto imparare ed apprezzare la pesca. Ho sempre creduto molto nell’insegnare ai bambini le basi di questa disciplina e trovo giusto che, come ho avuto io la possibilità di apprendere quest’arte, anche i ragazzi di oggi e di domani possano averla.

Nicola nasce ad Adria nel 2012 ed è residente a Cavarzere in Provincia di Venezia. Si avvicina alla pesca all’età di tre anni, per mezzo del padre, con cui condivide questa passione. Nicola è un amante della natura e dello stare all’aria aperta. Non disdegna alcuna tecnica di pesca, facendo tesoro di tutti gli insegnamenti che, di anno in anno, arricchiscono il suo bagaglio culturale. Nicola appunta tutte le uscite di pesca in un diario, segnando tecnica, esca, luogo e catture. Ama la pesca sia diurna che notturna, con particolare interesse per lo spinning, la pesca al colpo, il feeder, la pesca all’inglese, la trota lago, il trout area e la pesca a fondo, mentre, con minor interesse, il carpfishing (per accontentare il papà). Maneggiare con la massima cura i pesci prima del rilascio, così come la filosofia del cattura e rilascia, sono principi che Nicola già segue scrupolosamente. Poiché gli piace fare gruppo, quando ha saputo che l’associazione Lanciatori del Polesine promuove sia attività legate alla conservazione della fauna ittica, che attività ricreative (nelle quali si sta in compagnia), ha subito deciso di associarsi, aspettando con ansia la sua prima tessera che probabilmente lo annovera tra i soci più giovani. Grazie all’associazione Nicola si è avvicinato molto di più alla pesca in mare, aggiungendo alle sue conoscenze nuove tecniche di pesca tra cui il light rock fishing, il rock fishing e lo spinning in mare. Desidera avere sempre attrezzatura al top ed analizza di volta in volta le varie condizioni di pesca, cercando di fare la scelta giusta per ottenere il massimo risultato dalla sessione di pesca. Nicola non ama il calcio e sta cercando di creare un piccolo gruppo con i compagni di scuola con cui condividere la passione per la pesca.

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