Per il terzo anno consecutivo, Lanciatori del Polesine partecipa al Bando Regionale pubblicato in favore delle associazioni di pescatori dilettantistico-sportivi e amatoriali. Il Bando, Delibera della Giunta Regionale n.516 del 30 Aprile 2019, prevede quattro obbiettivi, tra cui la tutela e preservazione del patrimonio ittico autoctono, con riferimento alle acque interne e marittime interne (Obbiettivo 3). Proprio in favore di questo obbiettivo, l’Associazione presenta il progetto “Il ritorno del persico reale e della tinca nelle acque pregiate del polesine”.
Con Protocollo n. 0367116 del 21 Agosto 2019 viene comunicato ai Lanciatori del Polesine che il progetto presentato è stato inserito nella graduatoria dei progetti ammessi e finanziati. Più precisamente occupa la posizione numero dieci, in un complessivo di diciannove progetti ammessi. L’iniziativa, realizzata con il contributo finanziario della Regione del Veneto – Assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca, consiste sostanzialmente nella semina di avannotti delle specie persico reale e tinca (con apposita autorizzazione alla semina emessa dall’Ufficio Pesca della Provincia di Rovigo).
La semina viene svolta nella mattina di Sabato 28 Settembre 2019 grazie ai Soci e Volontari dell’Associazione. Il materiale ittico viene prelevato dalla piscicoltura di Davide Menozzi (VR) e seminato in ben cinque corpi idrici diversi della Provincia di Rovigo, tutti con caratteristiche uniche per ciò che riguarda la tipologia di pesca ammessa (no-kill) e la qualità dell’acqua e dell’ambiente. Il progetto prevede la semina di quasi 3 migliaia di persici reali e 5 migliaia di esemplari di tinca.
Tutte le attività relative allo svolgimento del progetto vengono descritte nella relazione finale inviata alla Regione Veneto il primo di Ottobre. Lo svolgimento del progetto, al di là dell’opportunità per le associazioni, rappresenta un altro piccolo tassello che contribuisce nello specifico a: valorizzare i corsi d’acqua dove vige l’obbligo di pesca no-kill, valorizzare in maniera mirata le acque più pregiate del polesine, ovvero i corpi idrici che si differenziano per una buona qualità in termini di inquinamento e trasparenza, flora e fauna, disponibilità trofica e presenza di specie autoctone, contribuire a preservare nel tempo con ripopolamenti mirati la biodiversità ittica autoctona polesana in rarefazione.
0 commenti